Oggi mi trasferisco in Hotel. La mia settimana da finto residente a Tokyo è finita.
Dovrò lasciare il piccolo bagno rosa di Mia san, il suo detersivo rosa dei piatti e anche la sua spugnetta rosa per pulire le superfici lavabili.
Ho una camera prenotata al Keio Plaza Hotel, vicinissimo al Palazzo del Governo e all’uscita West della Shinjuku Station, che durante le ore di punta assomiglia all’ingresso per l’Inferno. :-P
Onitsuka Tiger mi ha regalato un’intera settimana in Giappone gratis. Avrò persino una guida personale per un giorno.
La mia stanza è al 40° piano. Domino tutto il quartiere di Nishi-Shinjuku.
L’unica che non ha capito dove sono è mia madre.
Drin drin
“Ciao Mamma!”
“Dove sei??”
“In Albergo”
“Ma dove?”
“Mi hai accompagnato all’aeroporto. Non ricordi?”
“Quindi sei arrivato in Giappone?”
“Stai scherzando?”
“Ma adesso dove sei?”
“Te l’ho già detto…”
“Al Paris Hilton!”
“Ahahahahahahah Ma no!!! Quella è la figlia”
“La figlia di chi?”
“Di Hilton”
“Chi?”
“Mamma è l’ora della medicina!”
Click!
Credo si sia offesa.
Qui al Kejo Plaza puoi fare di tutto. Bere davanti alla luna nell’esclusiva Lounge votata come una delle “Japan’s Top 100 Most Beautiful Moon Views”, cenare a lume di candela in un romantico ristorante, mentre un lightshow illumina il Menù, assistere alla famosa cerimonia del the sperando che le tue ginocchia reggano e infine indossare un kimono da sposa e passare un’intera giornata coccolati dallo staff, marito compreso.
Negli Hotel Keio Plaza puoi trovare la stanza di My Melody ed Hello Kitty. Nonostante sia un posto di lusso, il kawaii non manca. E hanno un occhio di riguardo anche per le persone disabili.
Mi piace qui. Nella Hall puoi imparare a dire buongiorno e benvenuto in tutte le lingue del mondo.
Puoi diventare la sperduta Charlotte di Lost in Translation o la torbida Ai di Tokyo Decadence.
E poi finalmente c’è un regolatore termico.
Spesso in Giappone, soprattutto nelle vecchie case non c’è il riscaldamento.
A casa di Mia san ad esempio si usa l’aria condizionata sia per il caldo che per il freddo. È come avere un parrucchiere invisibile che ti scalda con il phon.
Oggi ho appuntamento con il mio amico Michele a Omotesando.
Non abbiamo mete, gireremo random per il quartiere.
Michele abita a Tokyo da tanti anni, ha messo su famiglia e lavora come Art Director in un’agenzia rinomata.
Ci sentiamo tutte le settimane come fossimo delle comari. Lui mi racconta i pettegolezzi giapponesi e io quelli italiani.
Quando siamo insieme sembriamo delle portinaie zabette.
Passeggiamo lentamente verso Aoyama, una delle zone più chic di Tokyo.
Le commesse delle boutique sono immobili e fanno fatica a guardarci. Mi fanno un po’ tenerezza: ferme, verticali e annoiate a morte. Ogni tanto qualcuno fa capolino dentro i negozi, ma visti i prezzi fuggono a gambe levate verso il primo Uniqlo disponibile. (Uniqlo è il famoso Fast Fashion economico giapponese)
Aoyama è elegante e creativa. Le vetrine sono concentrati di estro e geniaità a prezzi inaccessibili. Ma va bene così.
Tanto a noi ci piace guardare e siamo del partito “Possiamo dare un’occhiata?”
Ci sediamo in un bar con dei tavolini all’aperto.
L’insegna è di un rosa opaco.
Non so perché la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la mia insegnante di disegno. Anche lei vestiva sempre di rosa. Se consegnavi una tavola con delle tonalità di rosa, la sufficienza era garantita.
Era un po’ strana. Parlava solo del suo incidente e del viaggio in Giappone.
Degli scoiattoli killer avevano mordicchiato dei fili elettrici nella sua casa in montagna e pare che avessero fatto saltare l’impianto del gas. Le esalazioni la mandarono in coma per tre mesi.
Del Giappone raccontava di strani incontri, che aveva pagato 80 milioni di Lire una giacca da uomo e che una geisha l’aveva fermata per strada complimentandosi del suo incarnato.
Ripeto, era stata in coma tre mesi.
Di fianco a noi, ci sono seduti due ragazzi molti stilosi.
Siccome capisco sempre la metà delle cose che dicono i giapponesi, cerco di farmi aiutare dal mio amico Michele.
Cosa si stanno dicendo i due fashionisti davanti a un portafoglio di pelle nera e rosa?
Facciamoci i fatti loro.
“Questo portafoglio da uomo ha delle ottime rifiniture, la sua pelle è morbida al tatto ed è molto capiente”
“È vero” risponde l’amico
Dopo venti minuti.
“La cerniera è comoda e il suo colore è molto vivace, ma anche i bottoni non sono male, ha persino la tasca nascosta per metterci i biglietti da visita”
“È vero” risponde l’amico
“Penso di aver fatto un ottimo acquisto in quel negozio vicino a Omotesando, certo ho speso più del budget che avevo previsto, ma questo portafoglio da uomo ha delle ottime rifiniture, la sua pelle è morbida al tatto ed è molto capiente”
“È vero” risponde l’amico
“Sì, è vero. Questo portafoglio da uomo ha delle ottime rifiniture, la sua pelle è morbida al tatto ed è molto capiente”
Secondo me sono degli attori e stanno facendo le prove per delle televendite. Non mi spiego tutta questa empatia per un portafoglio.
Ma eccole arrivare da lontano tre ragazzine piene di accessori rosa.
Ti prego Budda fa che si siedano di fianco a noi.
Neanche il tempo di ringraziare l’illuminato che le sentivo già chiacchierare alle mie spalle.
Michele traduci!
“Stanno ordinando al cameriere”
Mi tocca aspettare. Lo so che mi daranno soddisfazione.
“Che bello il pinku, mi piace molto questo colore. E’ il colore della stagione dei Sakura”
“E’ vero piace molto anche a me”
“E’ vero, è bellissimo”
“Hai ragione”
“Credo che mi comprerò qualcosa di pinku nei prossimi giorni”
“Che bello il pinku”
“Non potrei fare a meno del pinku”
“Anche io!”
“Pensi che il pinku stia bene anche con il pinku chiaro?”
“Certo”
Il rosa. Ti avevo sottovalutato.
Siamo fuggiti per non diventare anche noi vittime del colore dei ciliegi, ma ormai è tardi.
Tokyo è rosa non c'è dubbio. Mischiate i colori della bandiera giapponese e cosa otterrete? Il rosa.
Qual è il colore preferito dalle lolite? Il rosa.
Michele mi porta in un locale nella zona di Omoide Yokocho a Shinjuku, famosa per i salary man che pisciano negli angoli, il ramen a buon prezzo e per dei menù alquanto bizzarri.
“Cosa preferisci? Spiedini di Vagina oppure Ovary?”
“Ordina pure tutto l’apparato riproduttivo, basta che sia rosa”
Gtvb
Foto Cover: Lorenzo Gonzales ©