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LA PROSPETTIVA DI AIZU

Uno dei luoghi più spirituali della città di Aizuwakamatsu è Limoriyama.: una collina dove i Byakkotai, l’esercito minorenne del padrone di Aizu, si suicidò in massa facendo seppuku.

I ragazzini videro il castello bruciare e per l’imbarazzo e la vergogna di aver perso la guerra contro l’esercito imperiale s’infilarono un coltello nella pancia.


Secondo la nostra guida la tragedia fu un malinteso, quello che bruciava realmente non era il castello, ma il bosco adiacente e ahimè per colpa della prospettiva e delle diottrie i giovani samurai fraintesero tutto.

Se avessero avuto un binocolo a quest’ora il loro mito non sarebbe stato raccontato nei libri di storia e nei drama giapponesi.

Su questa collina sono sepolte anche le donne che si uccisero nella residenza dei samurai: il Bukeyashiki 
(Se volete ripassare la storia cliccate QUI )



Nisshinkan samurai school
Si respira un’aria triste. L’incenso si mischia alla brezza fresca che arriva dalle montagne e se ci fossero i Ghostbusters avrebbero veramente un gran lavoro da fare.

Limoriyama per noi occidentali è il peccato, per i giapponesi invece è la giusta risposta a un fallimento.



Lo scrittore Harukichi Inoue durante il periodo dell’asse Roma Berlino Tokyo (1936 circa) incontrò Benito Mussolini e gli raccontò la triste storia dei Byakkotai.

Il tenero Benito si commosse talmente tanto che spedì via posta un obelisco con un’aquila in marmo appollaiata sopra.


Limoriyama
Su questa opera è incisa una frase in ricordo dei samurai suicidi:

“SPQR. Nel segno del Littorio. Roma, madre di civiltà, con la millenaria colonna testimone di eterna grandezza, tributa onore imperituro alla memoria degli eroi di Biakkotai. Anno MCMXXVIII – VI era fascista”.

Peccato che Byakkotai sia scritto con le C. Ma immagino che all’epoca le K non venissero usate come oggi.



 

Byakkotai Mussolini
Non so se sia apologia del fascismo e se ad Aizu faccia piacere avere un regalo di Benito, ma avrei preferito vedere un bel mazzo di fiori giallo offerto dal negozio di occhiali Salmoiraghi & Viganò. 



Sempre secondo la mia guida personale i residenti italiani ad Aizu sono una decina, ma non ha saputo dirmi cosa facciano in questa città, se non patire il freddo.
 Quando nevica qui diventa tutto candido e ovattato e agli abitanti piace decorare gli alberi, bere il sake e ricordare la storia di Iinuma Sadakichi, l’unico sopravvissuto al suicidio di massa.

Un contadino lo trovò agonizzante e riuscì a salvarlo per miracolo.
 Erano in 20 quel giorno
Per arrivare sulla collina di Limoriyama potete usare una scala mobile a pagamento oppure la classica scalinata impervia e ripida, ma che ritempra lo spirito e attiva le particelle anti-odore del vostro Infasil.

Nisshinkan

Il mio amico Marco ha una pastiglia di vitamine per ogni occasione.
 E’ l’uomo Multicentrum.


Le nostre conversazioni sembrano dei dialoghi tra un padrone e una servetta.

“Gabry dammi una sigaretta”

“Sì”

“Gabry fammi una foto”

“Sì”
“Gabry prendimi l’acqua”
“Sì”

“Gabry stai bene?”


“No!”

E a volte anche tra un urologo e un paziente.

“Gabry sto bevendo una limonata speciale”

“Sarà piena di zuccheri”

“Sì, ma è addizionata con l’Arginina”

“Interessante!”

“Cretino ti fa venire un erezione portentosa”


Nisshinkan

Aizu però è capace anche di grandi entusiasmi. Un altro luogo intensamente spirituale e divertente è il Nisshinkan l’antica scuola dei Samurai. Qui gli stranieri hanno uno sconto sul biglietto. 


 Nisshinkan Aizu

Costruita nel 1803, questa enorme scuola aveva come insegnanti grandi guerrieri.

Si poteva entrare all'età d 10 anni, dopo un’accurata selezione.
 Le materie primarie erano tecnica di guerra, scrittura, arti marziali, ma anche decoro e letteratura cinese.

C’è un piccolo laghetto al centro del Nisshinkan e la mia guida ci tiene a sottolineare che è considerato la più antica piscina del Giappone.

Dentro la scuola si possono fare anche due esperienze: tiro con l’arco per soli 300 Yen o lavoretto delle medie: ovvero pitturare la mucca rossa Akabeko o l’ovetto Koboshi.


Koboshi

Noi abbiamo optato per l’arte, perché siamo pacifisti.

“Attenzione la tempera è indelebile, rischiate di buttare via i vestiti”

Ma usare colori ad acqua? Qui è pieno di bambini che si macchiano ovunque. O lo fanno apposta per incrementare le vendite dei vestiti da 0 ai 12 anni oppure non sono mai arrivate le tempere atossiche.

Questo è il mio Koboshi con i baffi.


Koboshi

Questo quello di Marco, che assomiglia un po’ a Moira Orfei. :-P


 Koboshi

Il Nisshinkan è enorme. Ti perdi fra le sue sale che riproducono momenti scolastici o espongono antichi manufatti di guerra.
Fra katane e statue di guerrieri è anche esposta un po' di paranoia.  Si vede che ce l’hanno per vizio ad Aizu di istigarti al suicidio
 Guardate questo manichino: È la riproduzione di un samurai quindicenne che si uccide in nome del suo padrone.
 

 seppuku

Vi prego raccontatemi una bella storia.
 
Sulla banconota da 1000 Yen è raffigurato il volto del Dottor Noguchi Hideyo, celebrato per le sue eccezionali scoperte sulla cura della sifilide.


C’è un piccolo museo a lui dedicato, con tanto di robot con le sue sembianze, che parla e gesticola raccontando la sua bella vita.


 Noguchi Hideyo


Qui i bambini possono indossare baffi finti e camici bianchi per divertirsi fra serpenti in formalina, malattie veneree finte e installazioni ospedaliere.
Purtroppo il tempo non mi ha lasciato scampo e senza neanche accorgermene mi sono trovato davanti alla stazione dei pullman.

Tokyo mi richiama, mentre io desideravo essere l’undicesimo italiano di Aizu.

Alle 16:58 siamo ripartiti lasciandoci alle spalle un sacco di nuovi amici che ci hanno salutato come fanno spesso nei cartoni animati. Tutti insieme, tutti in coro.


 amici giapponesi

Il Dr. Yamashita, fra i più grandi esperti del nucleare in Giappone, ha dichiarato, dopo la tragedia di Fukushima, che le radiazioni non colpiscono le persone che sorridono.


Qui lo fanno tutti, anche se sanno che non è vero.



 

Gtvb