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NON HO MAI CONOSCIUTO L'IMPERATORE HIROHITO

“Quale sia la ragione ogni forma di vita è sacra e uccidere è un atto intollerabile”.

Così rispondeva l’istitutrice Taka Adachi alla domanda “Perché non va bene vendicarsi?” pronunciata dal principino Michi, primogenito dell’Imperatore Taishō ed erede legittimo al trono del Crisantemo.
Quello stesso bambino, 40 anni dopo, si sarebbe trovato di fronte al Generale Douglas MacArthur assumendosi tutte le responsabilità dei danni - e che danni - che il Giappone aveva fatto durante la Seconda Guerra Mondiale.

“Io mi assumo la piena responsabilità di qualunque conseguenza o evento il Giappone possa aver arrecato in seguito alla guerra. Parimenti, mi assumo direttamente ogni responsabilità in merito ad azioni di politici, soldati o vertici militari compiute in nome del Giappone”

Da quel giorno gli storici si diedero alla pazza gioia.
E MacArthur vide in lui una bella merce di scambio. 

Durante il processo di Tokyo, dove il Tribunale Militare Internazionale per l’estremo oriente giudicò ministri, scienziati e generali, la famiglia imperiale fu protetta e mai accusata di crimini contro la pace e l’umanità. Ma il Trono Imperiale del Crisantemo dovette scontare una pena severissima: con il discorso “Tenno no ningen sengen” 天皇の人間宣言? lett. "Dichiarazione della natura umana dell’Imperatore” Hirohito dovette rinnegare la sua natura divina affermando che lui e tutti i suoi predecessori non erano figli della grande dea Amaterasu e che il Giappone non era superiore a nessuno, tantomeno ai cinesi o ai coreani, che però avrebbero preferito vederlo penzoloni insieme a tutta la sua famiglia.

Hirohito

Il manga “Imperatore del Giappone. - la storia dell’imperatore Hirohito” primo fumetto pubblicato da L’Ippocampo Edizioni disegnato da Junichi Nojyo e scritto da Issei Eifuku tratto dall’opera originale di Kasutoshi Hando è un lungo percorso che racconta il controverso 124° Imperatore del Giappone.
Già, perché ancora oggi c’è chi lo vuole subdolo, perverso e complice degli abusi dell’Unità 731, che durante la Seconda guerra sino -giapponese compì esperimenti aberranti e da film horror sui prigionieri e a conoscenza di tutti i movimenti dei suoi generali durante la Seconda Guerra Mondiale e chi invece lo dipinge come un anziano saggio pacifista, amante dei Celenterati e vittima di trame di potere a lui oscure.

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Il 5 Novembre 1916 in migliaia accorsero per festeggiare la proclamazione del giovane principe Michi a principe ereditario.
Nel manga si racconta che tra la folla c’era anche Taka Adachi, che da tempo aveva lasciato il Palazzo Imperiale. In un romantico momento, lo sguardo dell’istitutrice incrocia per un attimo quello del futuro Imperatore. Chissà se loro due si sarebbero mai più incontrati.

“Ormai il vostro posto è dove io non posso più raggiungervi”

Questo si disse la maestra Adachi, ma forse lo pensò anche Hirohito.
Il Manga Imperatore del Giappone restituisce umanità a un uomo che forse negli anni della sua formazione non ha avuto grandi mentori o guide, ma che sicuramente è stato circondato a lungo da  guerrafondai come Hideki Tōjō, primo ministro giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale e fra gli ideatori dell’attacco a Pearl Harbor.
E pensare che all’Imperatore piacevano le pulci d’acqua, le fisalia e i molluschi di fiume.

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A favore dell’innocenza di Hirohito qualche anno fa fu trovata una copia di una dichiarazione di suo fratello Mikasa, che condannava le torture dei militari giapponesi a Nanchino.
Queste dichiarazioni furono distrutte, ma la verità ogni tanto torna a galla e un professore di Kobe spulciando nella biblioteca del Parlamento ha ritrovato l’ultima copia rimasta di quel discorso.
Mi piace pensare che questo evento abbia restituito quella pace che la famiglia Imperiale desiderava anche all’epoca, ma non essendo ahimè uno storico non posso far altro che leggere.
Già leggere.

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Allora vi invito a farlo, iniziando da qualcosa di semplice e piacevole come il Manga Imperatore del Giappone.
Perché partendo con un bagaglio leggero nel viaggio della conoscenza si avrà spazio per caricare racconti, storie e testimonianze. Starà a noi decidere poi da che parte stare, l’importante è non perdere mai il desiderio di conoscere la verità.

In questi mesi l’invasione Russa dell’Ucraina ha ricordato a molti cronisti gli eventi del nazi fascismo e l’asse Roma - Berlino - Tokyo.
Il Governo ucraino in un tweet ha paragonato Putin a un mostro a tre teste: quelle di Mussolini, Hitler e Hirohito. Il Giappone ha chiesto subito la rimozione dell’immagine e l’Ucraina, giusto per non entrare in polemica con uno stato “collaboratore” ha cancellato il tweet scusandosi per l’accaduto.
Io invece se penso a Hirohito ricordo subito una famosa immagine un cui lui passeggia tranquillo per le vie di Disneyland con un Topolino visibilmente allarmato. :-P

Hirohito Disneyland

Gtvb

Cover: Hirohito Flag Illustration © Greg Groesch/The Washington Times
Immagini: Werner Bischof  /Swiss, 1916–1954
Children waiting for the arrival of Emperor Hirohito. Hiroshima, Japan. 1951.
ph © Werner Bischof | Magnum Photos