È così difficile scrivere in tempi di guerra. Figuriamoci poi in tempi di guerra e internet, dove la corsa all’ultima notizia e alla foto più atroce sembrano siano diventati più importanti di una visione lucida e ponderata. Un mio amico che abita in Russia è stato oscurato sui social. L’ultima volta mi ha scritto: “Sto bene, ma il monitor ormai è così”.