In Giappone ci sono un sacco di feste. Si celebrano bambini, fiori, morti e amanti.
Tanabata, la festa delle stelle, è una delle più importanti, perché prima di tutto è una storia romantica e come spesso accade nel Sol levante bisogna onorarla con un lavoretto.
Ho chiesto alla mia amica Mia san di raccontarmi qualcosa in più su questa ricorrenza.
“Io festeggiavo da piccola”
“E cosa facevi?”
“Prendevo canna di bambù e decoravo con dei fogliettini poi scrivevo desiderio”
“Ad esempio?”
“Di avere caramelle”
La leggenda racconta la classica storia d’amore osteggiata.
Orihime, figlia di Tentei, sovrano di tutti i cieli, passava le sue giornate china sul telaio.
Il suo compito era quello di tessere magnifici abiti per il celeste genitore e tutti i suoi parenti.
Le sue giornate sulla sponda della via lattea erano accompagnate da profonda solitudine e fili preziosi. Praticamente faceva la sarta, ma dichiararlo renderebbe meno romantica la leggenda.
Un giorno incrociò lo sguardo di Hikoboshi, mandriano dagli occhi magnetici.
Fu colpo di fulmine, che in cielo funziona sempre.
Si abbandonarono ai sentimenti, dimenticandosi dei loro mestieri. Le mucche iniziarono a sparpagliarsi e si sa non c’è cosa più pericolosa di una vacca che ti attraversa la strada, mentre il telaio si riempiva di polvere.
Tentei adirato convocò al suo cospetto la figlia e scoprì la sua relazione.
Da classico padre padrone le proibì di rivedere Hikoboshi. E lei pianse tutte le sue lacrime. Commosso dal suo dolore concesse allora ai due d’incontrarsi una volta all’anno: il settimo giorno del settimo mese.
Separati dal letto del fiume celeste, Orihime e Hikoboshi, aspettarono il settimo giorno del settimo mese, ma quando il momento arrivò, la principessa si accorse che guadare quell’immenso corso d’acqua era impossibile.
E allora pianse di nuovo.
Questa volta commosse delle gazze che volarono da lei per consolarla.
Gli uccelli formarono un ponte con le ali e grazie a questo piccolo ingegno creativo i due amanti riuscirono ad abbracciarsi di nuovo.
Dicono che se il settimo giorno del settimo mese piove, le gazze non formano il ponte e a Orihime e Hikoboshi tocca aspettare un altro anno. Maledetto meteo!
In Giappone il 7 Luglio si celebra la gioia del ritrovarsi e la speranza dell’attesa.
Fuori dalle case e nei giardini biglietti colorati svolazzano appesi ai rami di bambù.
Poesie d’amore e piccoli desideri vengono lasciati al vento.
Alla principessa e al guardiano delle mucche vengono offerti dolci e frutta di stagione. La festa si conclude fra bancarelle e fuochi d’artificio.
Il giorno dopo il bambù viene portato al fiume e abbandonato alla corrente.
“Tu lo sai che è festa cinese?”
Dicono che l’eco della storia d’amore della fanciulla tessitrice che abitava vicino al fiume Hanshui arrivò fino in Giappone. Come questa storia si sia trasformata in una leggenda del cielo, beh questo non lo sapremo mai.
“Forse perché cinesi guardavano sempre stelle”
“Interessante osservazione Mia san”
“Io comunque a vent’anni ho anche chiesto marito”
“È arrivato?”
“Sì, ma era meglio non chiedere”.
Noi Tanabata lo festeggiamo così.
GiapponeTVB
Cover: Takehisa Yumeji ©
Video: Annie Amaya "©