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YOSHINORI SAKAI (che salì sull'Olimpo)

Oggi a Miyoshi, nella prefettura di Hiroshima, ci sono 26° C e l'umidità sfiora l'80%.
È una piccola città , appena 60.000 abitanti e si diverte a festeggiare le stagioni che cambiano.
È orgogliosa dei suoi Sakura e di un suo cittadino: Yoshinori Sakai.
Yoshinori è nato Il 6 Agosto 1945, lo stesso giorno in cui il bombardiere Enola Gay sganciava la bomba atomica su Hiroshima.
Nel 1964 riuscì ad entrare all'Università di Waseda come atleta di rinforzo per la staffetta dei 400 e 1600 metri, forte della sua vittoria al National Sport Festival dell'anno prima.
Purtroppo non gareggiò alle Olimpiadi Tokyo64, ma fu scelto come ultimo Tedoforo, quello più importante, perché nato in quel tragico giorno.
Yoshinori diventò così il simbolo della rinascita del Giappone del dopo guerra e rimase per sempre incastrato in questa immagine di lui che corre sopra i gradini dello stadio olimpico di Tokyo.

Yoshinori_Sakai_Tokyo64
Di quell'evento più tardi disse:

"Quando sono entrato allo stadio portando la torcia, ero così stressato che non riuscivo nemmeno a guardare gli spettatori. Quando sono corso su per le scale e mi sono fermato in cima ho potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo. Sono contento. Ho adempiuto ai miei doveri».

Aveva solo 19 anni.
E pensare che l'età media dei corridori che portarono la fiamma olimpica dal Palazzo Imperiale in giro per Tokyo era di 17.
Di questa cerimonia si conoscono anche dettagli precisi, alcuni insignificanti.
Cosa mangiò Yoshinori prima di entrare allo stadio?
Un piatto di Sekihan, riso cotto al vapore con i fagioli rossi. Viene servito in occasioni speciali, come ai matrimoni o ai compleanni.
Sicuramente doveva stare leggero il giovane Sakai, ci mancava solo vederlo rimettere nel calderone ramen e pollo fritto.
Chi lo aiutò nella coreografia e nell'allentamento?
Il Sig. Teruji Kogake, triplo saltatore, che ahimè arrivò solo 8° a Melbourne56. Anche lui era nato nella prefettura di Hiroshima.

Yoshinori_Sakai_Tokyo64

La carriera di Yoshinori è finita quasi subito. All'atletica ha preferito il tubo catodico e qualche anno più tardi è entrato alla Fuji Tv come commentatore sportivo.
Nel 2013 è riuscito a vedere Tokyo candidarsi nuovamente per le Olimpiadi 2020, ma l'anno dopo è scomparso alla fine dell'Estate.
Chissà, magari avrebbe potuto di nuovo accendere la fiamma olimpica, non era neanche poi così anziano.
A lui è stato assegnato uno speciale Fair Play Award, non tanto per le sue doti atletiche, ma per cosa rappresentava agli occhi del mondo e dello sport.
Al Miyoshi Athletic Park c'è un piccolo monumento a lui dedicato, con una sua breve biografia e quell'immagine fortissima che rimarrà il simbolo delle Olimpiadi in Giappone come una medaglia d'oro ad honorem.

Yoshinori_Sakai_Tokyo64
Erano 163 i gradini.

"Fortunatamente non so nulla della guerra. Sono cresciuto senza preoccupazioni in un'atmosfera di libertà e in un Giappone che ama la pace"

Tokyo2020+1 sta per iniziare.

Gtvb

Foto ©Getty Images/©AP Photo