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SCHEGGE IMPAZZITE (La morte di Shinzō Abe)

Il 14 Aprile 1988, verso l'ora di cena, un'autobomba esplose davanti a un circolo ricreativo americano, in Calata San Marco a Napoli
Una via piccola, ma molto frequentata, non tanto distante dall'elegante Galleria Umberto I e dal mare.
I terroristi scelsero una Ford Fiesta e la imbottirono per bene di tritolo, tanto che il botto si sentì fino a Posillipo.
L'attentato fu rivendicato da due gruppi armati arabi in risposta al raid aereo “El Dorado Canyon” voluto due anni prima dal Presidente Regan nel quale morirono molti civili. Una missione punitiva che a sua volta voleva vendicarsi di un attacco contro l’occidente: l'attentato alla discoteca La Belle di Berlino del 5 Aprile 1986.

Per colpa di tutto questo a Napoli morirono una soldatessa americana e 4 civili.

Fra di loro c’era Antonio Gaezza, venditore ambulante di collanine che spesso passava da quelle partii sperando di fare affari con i militari.
Aveva una madre centenaria, ma il gene della longevità non ha potuto nulla contro il tritolo.
Le indagini portarono a una scoperta inaspettata: gli autori materiali dell’attentato erano giapponesi.
Junzō Okudaira e Fusako Shigenobu erano membri dell'Armata Rossa Giapponese, formazione terroristica nata per sovvertire la monarchia del Sol levante e con stretti legami a gruppi di lotta libanesi.  
Fusako, conosciuta come la Regina del Terrorismo, nomignolo che ricorda una serie di Netflix, fondò questo movimento nei primi anni 70 con l'intento di rivoluzionare il sistema politico giapponese e di appoggiare la causa palestinese.
I suoi affiliati dirottarono aerei, assalirono ambasciate e massacrarono parecchia gente con i loro attacchi dinamitardi.
Junzō non fu mai ritrovato, mentre Fusako fu arrestata dopo anni di latitanza a Osaka e scarcerata il Maggio scorso dopo 20 di reclusione.
All'uscita di prigione c'erano ad aspettarla, sua figlia e alcuni sostenitori che l'acclamavano con cartelli e fiori.

Fusako Shigenobu

Davanti ai giornalisti ha chiesto semplicemente scusa. 
Come se bastasse questo. 

Nel 1987 in Giappone nasceva la setta Aum Shinrikyō, che mischiava elementi ideologici delle più svariate religioni. Un pizzico di buddismo, una spolverata di induismo, qualche favola nipponica e infine l'ingrediente segreto: esoterismo cristiano, che vai a sapere di cosa si tratta, ma che sicuramente ha un sapore più speziato dell'Ostia Sacra.
Il suo leader Shōkō Asahara, una versione orientale di Charles Manson, era un picchiatello fanatico di yoga, meditazione e che spingeva i suoi adepti a letture colte e scientifiche.

Shōkō Asahara

Il Giappone riconobbe la setta come gruppo religioso, ma se ne pentì nel 1995 quando alcuni membri dispersero il gas Sarin nel famoso attentato alla metro di Tokyo.

Episodi violenti che raccontano altro dalla favoletta dei giapponesi popolo ordinato e fedele ai regolamenti.
Insomma anche in Giappone esistono schegge impazzite di ribellione al sistema.

Quando ho saputo dell'omicidio di Shinzo Abe, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la sua faccia buffa quando uscì travestito da Super Mario alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Rio.
Ho cristallizzato quella figura innocua e bonacciona nella mia mente nonostante la sua biografia faccia pensare di più a Bowser, il re cattivo dei Koopa, antagonista di Mario e Luigi.
Suo nonno, Nobusuke Kishi, fu fra quelli che guidarono le truppe di occupazione della Manciuria.
A Shenyang il museo "September 18th" testimonia le atrocità dell'invasione giapponese durata fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fra i principali responsabili c’è proprio Nobusuke, classificato come "criminale di guerra di classe A".

Shinzo_Abe_Cina
L'assassinio di Shinzo Abe ha risvegliato antichi rancori e sentimenti di anti-politica: così se in Cina sono numerosi i siti che festeggiano la morte dell’Ex Primo Ministro, da noi non si contano gli interventi sui social che augurano la stessa sorte ai nostri governanti.
Al contrario l’informazione generalista sembra per lo più impegnata a santificare un politico, che fino a qualche giorno fa era definito un conservatore nazionalista, che minimizzava i crimini di guerra giapponesi e che voleva cambiare la Costituzione per far tornare il suo paese una potenza militare.
Abe è quello che pestò una grossa merda, quando eletti due parlamentari disabili alla Camera Alta, dichiarò che i portatori di handicap sono più inclini agli errori.

Eppure io continuo a ricordarlo vestito da Super Mario.

Eletto per ben 4 volte, i risultati della sua lunga carriera di governo sono stati oggetto di critiche e controverse valutazioni.

Shinzo_Abe_Abenobics

L'assassino di Abe, l'ex militare Tetsuya Yamagami, ha ammesso l'omicidio per motivi personali: "Non mi piaceva quello che aveva fatto”. Ma in questi giorni le indagini sono andate più in profondità, rivelando una connessione fra l’attentato e la Chiesa dell’Unificazione, fondata a metà anni 50 dal reverendo coreano Sun Myung Moon. Una setta religiosa potente e diffusa in tutto il mondo, piena di lati molto oscuri, che pare avesse proprio Abe fra i suoi sostenitori.
Sembra che la madre di Yamagami si sia suicidata per gravi problemi economici, conseguenza di una grossa donazione  fatta alla Chiesa. Un tragico evento che avrebbe mandato in tilt la mente poco stabile di Tetsuya. 

Ho letto molto della vita di Shinzo Abe, della tradizione politica della sua famiglia, di sua moglie Dj e della sua colite ulcerosa.
Ho cercato di capire i principi dell’Abenomics, il suo progetto di macroeconomia per risollevare le sorti del paese. Ho saputo che le cure per la fertilità sono state inutili e non gli hanno permesso di avere un erede e scoperto che con sua moglie smazzava mazzette per far costruire una scuola ultra-nazionalista su un terreno pubblico venduto a prezzo di favore.

Shinzo_Abe__moglie

Sono mille le fonti dove leggere di più sulla vita di Abe e sulla sua azione politica. E vi invito a farlo perché la sua vicenda con il suo drammatico finale entrerà di sicuro a far parte degli eventi che hanno cambiato la storia del Giappone.

La tragedia che abbiamo visto con i nostri occhi rischia di innescare una reazione a catena creando consenso intorno all’idea dell’Ex Premier di mettere mano alla Costituzione e aumentare le spese militari. Una scelta che però dovrebbe comunque passare da un Referendum popolare.
E ad oggi, fortunatamente, sembra che i giapponesi non amino gli eserciti e siano ancora a favore della pace.

Shinzo_Abe_Time

Gtvb

QUA l’intervista di Giorgio Amitrano sul Manifesto che racconta molto del "sistema Giappone".

QUI invece la storia di un altro attentato in diretta. 

Cover: ©David Ramos/Getty Image
Immagini: 
©Charlie TRIBELLAU/AFP ©Takashi Osato for TIME ©Li Xueren/Xinhua/Getty Images ©Kyodo/AP