Cosa ti piace del Giappone? È una domanda banale. C’è chi risponde il cibo, chi i manga, chi la cultura Zen. A me piace l’eterno movimento della gente. Passo ore ad ammirare le persone camminare e dalle loro scarpe vedo uscire storie romantiche e avventurose, cucite da bizzarri calzolai che custodiscono i segreti di Amateratsu, la divinità da cui discendono tutte le cose, compresi gli allegri pupazzi che animano questo paese.
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Basta fare il turista. È tempo di vita sociale e di incontrare amici di vecchia data. Oggi mi hanno invitato in un ristorante di sushi molto famoso qui a Tokyo. Si chiama Midori Sushi. A Shibuya potete trovarlo al quarto piano del Centro Commerciale Shibuya Mark City, non effettua consegne a domicilio e c’è sempre una coda interminabile.
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Ve l’ho già detto che sono in un Hotel bellissimo a Nishi-Shinjuku che si chiama Keio Plaza e che mi sento un principe coccolato da gentilissime giapponesi? Ogni volta che alzo la cornetta del telefono in camera arriva subito qualcuno per esaudire un mio desiderio, ma siccome non riesco mai a capire cosa dicono ringrazio e chiudo la porta.
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Nel 1545 Francesco Saverio, missionario e gesuita spagnolo partì alla volta della Malaysia, lì conobbe alcuni giapponesi, che dovevano essere degli strampalati burloni, perché lo convinsero a proseguire il suo viaggio in Sol levante sicuri che lì avrebbe trovato seguaci per quello strano Dio che moltiplicava pani e pesci.
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Il Maneki Neko è un gatto in ceramica che spesso si vede nei ristoranti giapponesi o cinesi. Ha un collarino rosso intorno al collo, un campanellino ed è appoggiato su una moneta. È simbolo di fortuna e ricchezza. Come ha fatto un tenero gattino kawaii a diventare l’emblema dell’avidità del capitalismo orientale?
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Dopo lo stop di un giorno dovuto a uno sfortunato Overbooking (QUI se volete ripassare) finalmente siamo riusciti a mettere piede sull'aereo. Tra 11 ore e 30 minuti, secondo l'annuncio del comandante, visto che abbiamo il vento a favore, sarò in Giappone e potrò sfondarmi di cibo ai Konbini, farmi legare come una Polena su un treno della Yamanote Line oppure vivere dentro un distributore di bibite per rubare le monetine agli assetati.